venerdì, maggio 21, 2010

Un Patch al giorno leva il medico di torno

Si si, lo so..non mi faccio sentire da un secolo e non tento nemmeno di discolparmi, ma farò di meglio, cercherò di rimediare alla mia assenza :) Oggi vorrei parlare con voi dell'eccessiva felicità..sembra un tema banale o forse un po' strano, ma secondo me è interessante. Ieri leggendo Cool il giornalino dell'università ho letto un articolo che parlava di una lezione tenuta all' Università di Roma da Hunter Patch Adams. Non vi nascondo che questo personaggio mi ha sempre colpito tantissimo ed è anche grazie a lui se ho cominciato ad innamorarmi della medicina come del mezzo per poter aiutare chi ci sta a fianco. Non so se tutti conoscete la sua storia, fatto sta che lui ha cambiato il rapporto medico-paziente e ha utilizzato il sorriso e l'allegria come la medicina più potente di tutte. Era un uomo come tutti quando un giorno, causa problemi vari, tentò il suicidio e poi decise di ricoverarsi spontaneamente in un ricovero psichiatrico e da lì è cominciato tutto.. Ha capito quanto può influire un sorriso in un paziente malato e quanto la distanza eccessiva medico-paziente sia dannosa per quest'ultimo. Alla lezione ha detto: "si dovrebbe inserire,fin da bambini, un'ora di istruzione dedicata all'amore, perchè è il sentimento più importante del mondo e, se ci venisse insegnato o almeno accennato, potremmo ragionare liberamente e trasformarci tutti in persone che hanno a cuore gli altri " Una volta ho fatto il clown in ospedale con il gruppo dei clown Castelli in aria (ora fa parte dell'associazione 0-0), avevo paura, tanta, perchè essere vestiti da clown in ospedale dove la gente soffre non è semplice, è complicato..poi ho capito. L'importante è esserci, come diceva il capo clown, l'importante è essere lì e ascoltare, fare ciò che si sente dentro. Il nostro compito è quello di portare un po' di gioia dove non c'è, un po' di speranza, un po' di umanità. Penso che un dottore che diventa un nuovo Patch sia una perla fondamentale perchè diventa medico del corpo, ma soprattutto, come dice Patch, diventa medico dell'anima. Un medico così va oltre, si occupa della persona perchè "se si cura una malattia si vince o si perde, ma se si cura una persona si vince" in ogni caso. Io il naso rosso lo metto..e voi?

giovedì, aprile 01, 2010

UN LIBRO..

Un libro..eh si :) oggi vi propongo un libro: Oscar e la dama in rosa, Eric-Emmanuel Schmitt. L'ho letto qust' inverno..tutto è nato dalla discussione "Ah..ma io non so su che libro fare il commento per l'esame di scienze umane" insomma come faccio o come non faccio alla fine l'ho trovato. Poi prima dell'esame parlando con un amico e confrontando un po' gli scritti lui mi dice "il libro che porto io ti piace di sicuro, leggilo te lo presto io" E così ho preso questo libricino in mano e l'ho messo in borsa, era venerdì e così mi avvio verso la stazione SMN per prendere il treno per tornare a casa. Salita sul treno ho cominciato a leggere e l'ho finito (non ci vuole molto..è cortissimo) e intanto che lo leggevo due grossi lacrimoni sono scesi e non si fermavano più.. e il ragazzo indiano seduto di fronte a me era rimasto allibito :) Questo è un libro veramente bello, che consiglio a tutti, soprattutto a chi lavora e vive a stretto contatto sofferenza come noi futuri medici, infermieri ecc.. Non dice cose fuori dal mondo, ma ci ricorda alcuni elementi essenziali che tante volte, non per nostra volontà, tendiamo a dimenticare.. Aiuta a capire di più la sofferenza e la malattia vista dagli occhi di un paziente, che per di più è un bambino. Ci ricorda quanto dietro alla malattia non ci sia solo un numero o un paziente, ma una persona che chiede solo un po' di compagnia e ascolto. Buona lettura! Se qualcuno l'ha letto e vuole contraddirmi o appoggiarmi lo faccia pure liberamente :)
Ciao, solo per mettere in evidenza il gadget sulla barra qui a destra di SocialVibe “Help me Support“. (Mangiamo Insieme?) E’ un link sponsorizzato ciclicamente da varie aziende o enti che offre la possibilità a voi (e a me) di aiutare cause a scopo benefico in maniera totalmente gratuita. Vi serve solo qualche conoscenza d’inglese e qualche minuto del vostro tempo ma non vi vengono richiesti soldi, solo un po’ del vostro tempo mentre state a navigare in modo da poter aggiungere una goccia (di aiuto) al mare (di richieste). Al momento io partecipo alla causa “World Food Programme” – Provide Meals for hungry children cioè “Programma per la Fame nel Mondo” Forniamo cibo ai bambini affamati. Non occorre far altro che cliccare sul badge e seguire per qualche minuto le Attività richieste. Se completate le attività giornaliere (ad esempio 6) fate guadagnare alla causa (io non guadagno nulla, sia chiaro) 6 pranzi per la refezione scolastica nei paesi poveri. Non è obbligatorio, non costa nulla se non una “perdita” di qualche minuto…

lunedì, marzo 22, 2010

Le "guerre giuste"

Quanti dibattiti e discussioni sulla guerra, quante parole, quante bugie e quanti discorsi vuoti..è triste pensare quanto ancora oggi l'uomo sia incapace molte volte di risolvere le questioni politiche, sociali e soprattutto economiche in maniera pacifica.
Oggi 22 marzo nel mondo si stanno combattendo 35 guerre (di cui 12 in Africa, 5 in Europa, 8 in Asia, 6 in Medio Oriente e 4 in Centro-Sud America), di tante non si sa nulla, i giornali e la tv non ne parlano e così la maggior parte della gente rimane all'oscuro di quanti civili muoiano ogni giorno per la guerra..
Ho intitolato questo post "le guerre giuste"..più che un'affermazione è una domanda e me stessa e a voi: ma esistono guerre giuste? Non è un po' un controsenso definire giusta una guerra per cui dei civili devono morire perchè i capi di stato si contendono un pozzo di petrolio? Quanti bambini rimangono mutilati per colpa delle mine antiuomo, quante famiglie costrette alla fame e quanta violenza.. Forse sarò un po' estremista e forse un po' matta, ma non riesco a parlare di una guerra giusta, non mi sembra..giusto. (tanto per usare questo termine)
I costi umani della guerra sono troppi,per non parlare di quelli morali e fisici accompagnati dal crollo dell'economia.
Un po' di pace, ecco cosa ci vorrebbe, un po' di pace..
PROMEMORIA
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchi per sentire
Ci sono cose da non fare mai,
nè di giorno, nè di notte,
nè per mare, nè per terra,
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari

lunedì, marzo 15, 2010

The mission Benin 2009

Habari za jioni a tutti (o buonasera a tutti in swahili), che dire oggi? Beh finalmente è tornato un po' di sole dopo millegiorni di pioggia e freddo.. Ma ora torniamo a noi:
oggi parliamo..del Benin. Piccolo staterello sperduto nella parte centrale dell'Africa, è uno dei paesi più poveri dell'Africa privo di risorse naturali e minerarie, ma ricco di pace. Sono stata in missione in Benin per circa un mese e mezzo nel 2009, ho dato una mano in un orfanotrofio e nella baraccopoli di Cotonou. E'stupefacente quanto sipuò imparare dalla cultura africana, quanto quella terra sembri e sia così diversa! Sembra di essere in un mondo parallelo e completamente estraneo al nostro abituale: ci sono venditori ambulanti in ogni dove, in ogni strada, stradina o rotonda esistente, si vedono auto talmente cariche di oggetti o taniche da poter scoppiare, caprette legate sui tetti dei pulmini e auto che perdono le ruote per strada.. Ma se c'è una cosa che colpisce profondamente è l'ospitalità e l'accoglienza con cui si viene accolti anche dalla persona più umile e povera. La gente per strada si saluta senza conoscersi, ci si aiuta vicendevolmente, si condivide sempre quel niente che si possiede e non manca mai, nella maniera più assoluta il sorriso sul volto dei bambini. Così sembro un po' una folle esaltata, e forse un po' lo sono, ma mi rendo conto che l'Africa non è tutta rose e fiori, anzi ci sono un sacco di problemi fra i quali la corruzione, l'estrema povertà e la carenza a livello sanitario.. Bilancio dell'esperienza: assolutamente positivo! Sono tornata a casa molto più ricca di prima e come si dice: quando si va in Africa o si scappa o si torna innamorati dell'Africa e col Mal d'Africa :) E così è stato..lascio capire a voi qual è stata la mia reazione

mercoledì, marzo 10, 2010

At the beginning...

Ciao a tutti, questo è un messaggio di apertura un po' in ritardo e non molto di apertura quindi, ma avevo bisogno di trovare le parole per inaugurare questo blog. Questo vuol essere una sorta di TG blog, dove si possono trovare alcuni dei tantissimi eventi e manifestazioni di beneficenza e volontariato in Italia o all'Estero,ma non solo...anche articoli di giornali vari e link su associazioni umanitarie e di volontariato. So cosa pensate, lo so lo so,..ma vi assicuro che non è un blog cosìpesante come sembra! Vorrebbe essere un invito si a fare qualcosa per gli altri, a preoccuparsi di chi sta peggio di noi, ma vuol essere anche una pulce nell'orecchio sulla differenza fra ciò che viene diffuso con i mezzi di comunicazione e ciò che invece è avviene realmente. Questa differenza è gigantesca soprattutto quando di parla di Terzo Mondo e povertà, di malati e di volontariato. Spero che questo blog possa essere un piccolo spunto di riflessione e, perchè no, anche un motivo di confronti e discussioni. Ora possono piovere critiche, dubbi perplessità e insulti.. Sono a vostra disposizione :)

martedì, marzo 09, 2010

GIORNATA MONDIALE DEL RENE

L’11 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Rene, un grande evento di sensibilizzazione sulle patologie renali. I reni svolgono un lavoro silenzioso ma importante e, purtroppo, quando si ammalano non è facile accorgersene, poiché a differenza di altre patologie, le malattie renali sono asintomatiche e per questo motivo molti pazienti, pur essendo affetti da disfunzioni non ne sono sempre consapevoli. Le cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa, tanto è che il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici o ipertesi. Il diabete si complica con il danno renale nel 40% dei casi. Si calcola che nella popolazione generale tra il 7 e il 10% delle persone abbia un danno renale. Entro la fine di quest’anno saranno 2 milioni e mezzo i pazienti in dialisi cronica nel mondo, tra cui più di 50.000 in Italia. Dati che, trasferiti statisticamente nella nostra provincia ci parlano di circa 285 pazienti in dialisi, oltre ventimila affetti da lievi nefropatie ed oltre cinquecento pazienti con gravi danni e che necessitano di frequenti controlli per rallentare l'evoluzione renale verso la dialisi. Ma prevenire è possibile: controllare bene il diabete e la pressione arteriosa può significare bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi. Controllare la malattia renale significa anche migliorare la prognosi cardiovascolare (chi è malato di reni spesso soffre di malattia cardiaca). Proprio per sensibilizzare la popolazione sulla cura delle patologie renali e per diffondere importanti informazioni sulla diagnosi precoce, è stata promossa una campagna di prevenzione che toccherà decine di città italiane. Testimonial della Campagna a livello nazionale, è la Campionessa olimpionica Federica Pellegrini, detentrice dei record mondiali dei 200 e 400 stile libero. La Pellegrini sarà protagonista di uno spot video e audio che andrà in onda su un gran numero di emittenti televisive, radiofoniche e su un circuito video di autobus, metropolitane e cinema. L'azienda Usl 8 e la giornata mondiale del rene L'Azienda sanitaria aretina partecipa alla Giornata Mondiale del Rene dell'11 Marzo 2010 mettendo in campo la UOC di Nefrologia e Dialisi di Arezzo (direttore Stefano Bianchi) e la UOS Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale della Gruccia, in Valdarno, di cui è responsabile Carlo Mura. La Nefrologia di Arezzo aderisce al "Progetto Scuole 2010". Un progetto - coordinato dal dottor Patrizio Imperiali responsabile della sezione Emodialisi di Arezzo- che interesserà i ragazzi, dell'ultimo anno, del Liceo Classico "F. Petrarca" e del Liceo Scientifico "F. Redi". Complessivamente, saranno circa 250-300 i ragazzi coinvolti. Nello specifico, è prevista la presenza di medici e infermieri della UO di Nefrologia e personale della Croce Rossa Italiana sede di Arezzo all'interno delle scuole, con un protocollo operativo già delineato: - Illustrazione interattiva della funzione e delle principali malattie renali - Compilazione di un questionario individuale. - Misurazione della pressione arteriosa. - Analisi delle urine. Ad ogni ragazzo che si sottoporrà alle analisi verrà rilasciata una certificazione sui dati ottenuti.