
Habari za jioni a tutti (o buonasera a tutti in swahili),
che dire oggi?
Beh finalmente è tornato un po' di sole dopo millegiorni di pioggia e freddo..
Ma ora torniamo a noi:
oggi parliamo..del Benin.
Piccolo staterello sperduto nella parte centrale dell'Africa, è uno dei paesi più poveri dell'Africa privo di risorse naturali e minerarie, ma ricco di pace.
Sono stata in missione in Benin per circa un mese e mezzo nel 2009, ho dato una mano in un orfanotrofio e nella baraccopoli di Cotonou.
E'stupefacente quanto sipuò imparare dalla cultura africana, quanto quella terra sembri e sia così diversa!
Sembra di essere in un mondo parallelo e completamente estraneo al nostro abituale: ci sono venditori ambulanti in ogni dove, in ogni strada, stradina o rotonda esistente, si vedono auto talmente cariche di oggetti o taniche da poter scoppiare, caprette legate sui tetti dei pulmini e auto che perdono le ruote per strada..
Ma se c'è una cosa che colpisce profondamente è l'ospitalità e l'accoglienza con cui si viene accolti anche dalla persona più umile e povera.
La gente per strada si saluta senza conoscersi, ci si aiuta vicendevolmente, si condivide sempre quel niente che si possiede e non manca mai, nella maniera più assoluta il sorriso sul volto dei bambini.
Così sembro un po' una folle esaltata, e forse un po' lo sono, ma mi rendo conto che l'Africa non è tutta rose e fiori, anzi ci sono un sacco di problemi fra i quali la corruzione, l'estrema povertà e la carenza a livello sanitario..
Bilancio dell'esperienza: assolutamente positivo!
Sono tornata a casa molto più ricca di prima e come si dice: quando si va in Africa o si scappa o si torna innamorati dell'Africa e col Mal d'Africa :)
E così è stato..lascio capire a voi qual è stata la mia reazione