lunedì, marzo 15, 2010

The mission Benin 2009

Habari za jioni a tutti (o buonasera a tutti in swahili), che dire oggi? Beh finalmente è tornato un po' di sole dopo millegiorni di pioggia e freddo.. Ma ora torniamo a noi:
oggi parliamo..del Benin. Piccolo staterello sperduto nella parte centrale dell'Africa, è uno dei paesi più poveri dell'Africa privo di risorse naturali e minerarie, ma ricco di pace. Sono stata in missione in Benin per circa un mese e mezzo nel 2009, ho dato una mano in un orfanotrofio e nella baraccopoli di Cotonou. E'stupefacente quanto sipuò imparare dalla cultura africana, quanto quella terra sembri e sia così diversa! Sembra di essere in un mondo parallelo e completamente estraneo al nostro abituale: ci sono venditori ambulanti in ogni dove, in ogni strada, stradina o rotonda esistente, si vedono auto talmente cariche di oggetti o taniche da poter scoppiare, caprette legate sui tetti dei pulmini e auto che perdono le ruote per strada.. Ma se c'è una cosa che colpisce profondamente è l'ospitalità e l'accoglienza con cui si viene accolti anche dalla persona più umile e povera. La gente per strada si saluta senza conoscersi, ci si aiuta vicendevolmente, si condivide sempre quel niente che si possiede e non manca mai, nella maniera più assoluta il sorriso sul volto dei bambini. Così sembro un po' una folle esaltata, e forse un po' lo sono, ma mi rendo conto che l'Africa non è tutta rose e fiori, anzi ci sono un sacco di problemi fra i quali la corruzione, l'estrema povertà e la carenza a livello sanitario.. Bilancio dell'esperienza: assolutamente positivo! Sono tornata a casa molto più ricca di prima e come si dice: quando si va in Africa o si scappa o si torna innamorati dell'Africa e col Mal d'Africa :) E così è stato..lascio capire a voi qual è stata la mia reazione